martedì 16 aprile 2013

Bambini, ragazzi, uomini. Per sempre.

Nella vita non c'è un fermo progresso continuo, noi non avanziamo per gradi fissi verso la pausa finale: attraverso l'inconsapevole incanto dell'infanzia, la fede spensierata dell'adolescenza, il dubbio della giovinezza (il destino comune), e poi lo scetticismo, poi l'incredulità, noi ci fermiamo in fine nel riposo meditabondo della virilità, il Se. Ma una volta finito, ripercorriamo la strada, e siamo bambini, ragazzi e uomini e Se, in eterno. Dov'è l'ultimo porto, donde non salperemo mai più?

Hermann Melville - Moby Dick

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