lunedì 6 maggio 2013

Kaspar e Sergio

Kaspar: ... Quindi, speri sempre? Ma quale certezza vorresti?
Sergio: Sai bene che l'unica certezza che ho è quella di non avere certezze...
Kaspar: Sei sempre insoddisfatto, quasi sempre malinconico, mai del tutto contento anche nei momenti in cui ti godi una risata... Sei un maledetto cacacazzi complicato che non trova mai pace...
Sergio: Può essere... non posso farci niente...
Kaspar: Ma... Cosa vorresti?! Vorresti vedere il sorriso di Dio? Sai che è impossibile.
Sergio: Almeno sentire la Sua voce...
Kaspar: Per sentirti dire che il mondo, l'universo, così come l'ha fatto non lo cambia, e non lo cambierebbe soprattutto per un essere inutile, insignificante come te...
Sergio: ... Non esagerare...
Kaspar: Se Dio volesse parlare agli uomini l'avrebbe già fatto - l'ha fatto, in realtà, una volta - ma non ci ritiene alla Sua altezza, siamo solo microscopiche creature da Lui volute per osservarci di tanto in tanto, per stupirsene, per annoiarsi, spesso. Siamo solo bit di un grande videogioco che Lui a messo a punto; un videogame di cui conosce i trucchi e la soluzione finale...
Sergio: Io ci spero lo stesso...
Kaspar: In cosa?
Sergio: Di poterGli parlare...
Kaspar: Si... Certo... Quando sarai morto, forse... Per dirGli cosa, cosa di così urgente?
Sergio: Beh, come immagini le domande sono migliaia ma, una sola, solo una è quella che Gli farei.
Kaspar: Quale?
Sergio: Se alla fine dei tempi il Bene prevarrà sul Male, perché se così fosse la vita di ognuno avrebbe avuto un senso...
Kaspar: Ma che senso vuoi che abbia la vita di formichine attaccate ad un pezzo di roccia sospeso in un universo sterminato... sei stupido a crederlo... la Materia, la Materia è tutto ciò che esiste realmente...
Sergio: Quindi, anche noi siamo Materia...?
Kaspar: Si.
Sergio: Va bene. Ho capito. Ne parliamo un'altra volta, vado a portare il cane a fare la pipì, altrimenti me l'ammolla dentro casa...
Kaspar: Bravo, sbrigati.

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