mercoledì 17 settembre 2014

Pregiudizi. Preconcetti.


Pregiudizi. Preconcetti.

Sempre la solita solfa.

È nero. È bianco. È bello. È brutto. È ricco. È povero. È di Destra. È di Sinistra. È italiano. È americano. È musulmano. È del Sud. È del Nord. È buono. È cattivo. È intelligente. È stupido. Veste bene. Veste male. Ha l’alito cattivo, l’alito gli profuma di rose. È ciccione. È troppo magro. È alto. È basso. Ha la Ferrari. Ha la Panda. Lavora poco. Lavora moltissimo. È svogliato. È determinato. Sa ascoltare. È narcisista. Ha gli occhi blu, ha lo sguardo banale. Scrive bene, non sa scrivere. È un ottimo attore, non sa recitare. È un genio, è una schiappa. È fortunato. È sfigato. Lo invidio. Lo odio. Lo detesto. Se potessi lo ammazzerei. È un cretino. È un asociale. È un metti- zizzania, è un uomo che cerca il compromesso. Ha paura. È un codardo…

Categorie – prestabilite – in cui infiliamo i nostri pensieri (giudizi). È uno standard che ci torna utilissimo: basta una parola, due al massimo, ed ecco il nostro oracolo.

Non si ha tempo di conoscere una persona. Non vale la pena approfondire un rapporto; meglio che il rapporto non ci sia.

Apparteniamo tutti alla Specie Umana. Ognuno di noi ha esigenze uguali all’altro: mangiare, dormire, immaginare, fare sesso, amare. Eppure le DIFFERENZE nascono con facilità e si impongono nelle nostre relazioni, scatenando guerre, producendo orrori, determinando la morte di centinaia di persone.

PERCHE’??

Perché non riusciamo ad andare oltre la nostra dimensione. Perché ci ostiniamo a restare confinati in una bolla intrisa di odio e di rancore e crediamo d’aver capito tutto allorquando riusciamo a identificare il nostro nemico. NOI SIAMO I NEMICI DI NOI STESSI!!

Dovremmo smetterla di scannarci per un mollichina di pane, come fanno le formiche (che però tra di loro collaborano), riunirci sotto un’unica bandiera e, quando tutti hanno da mangiare e tutti possono sognare, dobbiamo iniziare l’ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO!!!

Non abbiamo altra scelta. Non abbiamo altro compito. Il genere umano – secondo Hawking – scomparirà entro 1000 anni, secondo me entro 100, 50 anni. E quando moriremo tutti, si udrà solo lo scoppio di un piccolo peto nell’Universo…

Kaspar: Hai parlato con lo psichiatra?

Sergio: Sì, c’ho parlato…

Kaspar: Non è bravo abbastanza…

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