Kaspar: Ma... Ogni volta che usi Word poi nel post del blog viene uguale. Che avevi usato? Excel?
Sergio: 'Staminchiel!
Kaspar: Ecco perché non te lo ricopia.
È volgare
Rubare. I politici che rubano sono
volgari perché hanno ottenuto la fiducia della gente soprattutto per l’intrinseca
onestà che il loro mandato comporta.
È volgare per un adulto acquistare
emozioni dalle ragazzine.
Non è volgare
Scaccolarsi il naso in auto,
intrappolati sulle consolari dove attecchiscono vegetando centinaia di
“lavori in corso”.
Se la caccola finisce nel posacenere non
è volgare. Se viene fiondata (indice-pollice) dal finestrino, è alquanto
disdicevole.
Fare le puzze in ascensore, anche se
affollato (l’individuazione del colpevole risulta sempre difficile).
Non è volgare
Suonare ai citofoni dopo le 22.00 e
sentire che qualcuno s’affaccia alla finestra gridando: “ ‘A deficiente!
Non ti vergogni alla tua età?”
Non mi vergogno.
Non è volgare fare il cascamorto con gli
splendidi esemplari di femmine statunitensi, russe o teutoniche che nel
centro di Roma proprio ci si perdono…
È volgare
Per un uomo cancellare l’amore totale,
assoluto per la propria donna, in nome di un presunto amore totale,
assoluto, esclusivo, criminale.
Non è volgare
Non lo è chi è costretto a chiedere aiuto
per sfamare sé o la sua famiglia.
È volgare
È volgare chi ha il potere politico ed
economico e lo esercita per abbrutire ulteriormente chi da questo dipende,
anziché perseguire il fine di garantire a tutti un minimo di benessere e
di dignità.
(Mario Monti, Angela Merkel)
È volgare rifiutare il ricovero di un
malato perché in ospedale non c’è posto.
Non è volgare
Non è volgare se riesci a far impennare
il vespino per più di 30 secondi e a incassare l’apprezzamento della
squinzia che ti osserva.
(È pericoloso)
Non è volgare il viso e il corpo di una
donna.
Non è volgare il viso e il corpo di un
uomo.
Anche nudi.
È volgare
È volgare il soldato che inquadra nel
mirino quattro ragazzini e li uccide solo perché ha ricevuto l’ordine di
farlo.
È volgare chi uccide in nome della
politica, della religione e dei soldi.
È volgare chi fa promesse che non
intende mantenere.
Non è volgare
Non lo è chi subisce violenza.
La violenza qualifica chi la fa, non chi
la subisce.
Non è volgare chi si alza all’alba tutti
i giorni e assolve al proprio lavoro per una manciata di euro.
Non è volgare chi riesce sempre a
sorprendersi.
Non è volgare chi si ostina a dire
“buongiorno” anche se nessuno gli risponde.
È volgare
È volgare chi usa la propria furbizia
(intelligenza?) per frodare e riceverne vantaggi non dovuti: “non c’è di
meglio che la sensazione di superiorità verso tutti gli altri, gli
stupidi”.
È volgare chi non s’accoda alla fila
(del precedente ingorgo sulle consolari) e sorpassa da sinistra.
E io gli lancio la caccola!
È volgare
È volgare chi ci ha fatto l’abitudine.
È volgare chi per il lavoro che fa, per
i soldi che ha, per l’intelligenza o l’esperienza che possiede si sente al
di sopra degli altri. E lo fa capire.
È volgare chi ha quattro pidocchi e li
ostenta.
È volgare chi ha convinzioni
incontrovertibili.
Non è volgare
Non è volgare chi è indifeso.
Non è volgare chi rientra nelle tristi
statistiche ISTAT: divorzi, povertà, scarsa scolarizzazione, insufficiente
assistenza sanitaria…
Non è volgare il milionario. Che vive
nella sobrietà (alcuni lo fanno. Tanti.)
Non è volgare chi crede in Dio.
Non è volgare chi non crede in Dio.
Kaspar:
Hai finito?
Sergio:
Diciamo di sì.
Kaspar:
Meno male… ‘Sto pistolotto sembrava senza fine… E poi, devo proprio dirtelo,
fare le puzze in ascensore è volgarissimo e disgustoso.
Sergio:
Non le fare neanche tu, però!
Kaspar:
Mai fatte.
Sergio:
È volgare mentire sapendo di mentire.
Kaspar:
Stronzo!
Sergio:
Pezzo di merda!
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