lunedì 23 marzo 2015

Il MISTERO nel nuovo Zingarelli, vocabolario della lingua italiana.
Nella voce curata per lo Zingarelli, Vito Mancuso definisce il termine “Una condizione che riguarda la vita, e lì la vita deve tacere”. Ecco dove sbaglia la nostra cultura: ci compiacciamo dell’esistenza di questioni irrisolte, quasi ci rattristiamo quando la scienza trova le soluzioni.
Vito Mancuso (teologo e scrittore): “Mistero è diverso da enigma. L’enigma è un rompicapo che riguarda l’intelligenza; il m...istero è una condizione che riguarda la vita. L’enigma è là fuori, il mistero è qui dentro. Di fronte a un enigma l’intelligenza si lancia a risolverlo; di fronte al mistero la vita sente che deve tacere: non a caso il termine greco ‘mystérion’, da cui il latino ‘mysterium’, viene dal verbo ‘myo’, che significa ‘mi chiudo, sono chiuso’, detto di occhi e di labbra. La percezione del mistero si dà come inquietudine e al contempo come meraviglia. Per quanto mi riguarda, l’esperienza più intensa del mistero la provo di fronte al bene e alla gratuità che, in un mondo dove tutto è forza, calcolo e interesse, mi rimanda a una dimensione diversa.”
(CORRIERE DELLA SERA – LA LETTURA, 22 marzo 2015)
Kaspar: Smetterai ora di cercare una risposta all’imperfezione della vita?
Sergio: No. So che è doloroso e può essere mortale, ma continuerò a indagare per capire la Causa Prima…
Kaspar: Sei un maledetto kamikaze. E sei arrogante, non troverai mai alcuna Risposta…
Sergio: Ti rispondo con le parole di Mancuso “L’esperienza più intensa del mistero la provo di fronte al Bene…”

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