lunedì 31 marzo 2014
M'hai solato la password...
Boia, Infame, che hai fatto?!!! M'hai solato la password, mortacc...
Kaspar: Eh, eh, eh... Ho postato cose che piacciono anche a te...
Sergio: Fammi vedere... Beh... Vanno bene... Mi piacciono... Ma com'è 'sta storia che le donne (alcune, voglio sperare) dicono una cosa e ne pensano un'altra...?
Kaspar: Perché, non è vero che tu quando parli una donna e le dici "Nice to meet you" le guardi con un occhio il sorriso e con l'altro il cu...?
Sergio: Non è affatto vero.
Kaspar: Eh, eh, eh... Ho postato cose che piacciono anche a te...
Sergio: Fammi vedere... Beh... Vanno bene... Mi piacciono... Ma com'è 'sta storia che le donne (alcune, voglio sperare) dicono una cosa e ne pensano un'altra...?
Kaspar: Perché, non è vero che tu quando parli una donna e le dici "Nice to meet you" le guardi con un occhio il sorriso e con l'altro il cu...?
Sergio: Non è affatto vero.
Quell'impiastro...
Quell'impiastro è fuori che sta smadonnando sul cofano della macchina. Non parte. Sono giorni che non parte. C'è chi dice il motorino d'avviamento, chi la centralina, chi la dinamo, chi lapalissaniamente sbuffa: "Comprate 'a batteria nova..." Sono solo. Posso mettere tutti i post che voglio! Mo' lo faccio. Che bello!! (Kaspar)
mercoledì 26 marzo 2014
Ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora, ancora... Mina - Ancora ancora ancora
Loggia dei Lanzi - Firenze
Loggia dei Lanzi
Loggia della Signoria
La Loggia della Signoria è un monumento storico di Firenze, che si trova in piazza della Signoria a destra di Palazzo Vecchio e accanto agli Uffizi, i quali vi si innestano sul retro con una terrazza proprio sulla sommità della loggia.
Piazza della Signoria, 50121 Firenze
Telefono: 055 23885
L'Arte Italiana ci salverà dalla mediocrità culturale ed economica (primo)
Arte romana in Italia
L´arte romana fu caratterizzata da una relazione molto profonda tra politica ed arte. Diversamente dall´arte greca, l´arte romana pose valori laici al centro dell´attenzione. Ornamenti, sale interne ed affreschi furono più importanti della facciate esteriori. A parte queste caratteristiche, l´arte romana portò tre grandi innovazioni all´arte italiana: L´arte del ritratto, la paesaggistica e la pittura storica. Tutte queste tre conquiste della storia artistica italiana furono abilmente sfruttate dai cesari per riflettere la gloria e lo splendore del proprio regno. Con il riconoscimento e la propagazione della religione cristiana si assistette ad un notevole cambiamento: L´arte fu messa al servizio della chiesa il che influenzò considerevolmente l´arte italiana e quella europea durante i secoli a seguire.
(Arte Italiana)
L´arte romana fu caratterizzata da una relazione molto profonda tra politica ed arte. Diversamente dall´arte greca, l´arte romana pose valori laici al centro dell´attenzione. Ornamenti, sale interne ed affreschi furono più importanti della facciate esteriori. A parte queste caratteristiche, l´arte romana portò tre grandi innovazioni all´arte italiana: L´arte del ritratto, la paesaggistica e la pittura storica. Tutte queste tre conquiste della storia artistica italiana furono abilmente sfruttate dai cesari per riflettere la gloria e lo splendore del proprio regno. Con il riconoscimento e la propagazione della religione cristiana si assistette ad un notevole cambiamento: L´arte fu messa al servizio della chiesa il che influenzò considerevolmente l´arte italiana e quella europea durante i secoli a seguire.
Rinascimento italiano – Armonia e perfezione
Dopo la caduta dell´Impero Romano, la tradizione dell´arte romana continuò a vivere non soltanto nell´Impero Bizantino. Le città stato italiane si svilupparono in centri autonomi sia nell´ambito dell´arte sia nell´ambito della politica e riuscirono perfettamente a legare il passato glorioso al loro presente. L´arte romanica e gotica si ispirarono maggiormente alla natura finché il Rinascimento con la sua rivalutazione dell´antichità non conquistò l´Italia. Con Firenze come luogo di nascita, il Rinascimento si propagò come nuovo stile artistico in tutta l´Italia e fu veemente sostenuto innanzitutto dalla chiesa, ma anche dalle città ricche. Leonardo da Vinci (1452-1520), Michelangelo (1475-1564), Raffaello (1483-1520) e Tiziano (1488/90-1576) diventarono il simbolo del Rinascimento italiano e ci lasciarono tantissime opere fantastiche che fanno battere il cuore a tutti gli amanti dell´arte italiana. Il passaggio al Barocco fu poi caratterizzato da due artisti con opere altrettanto importanti: Annibale Carracci (1560-1609) e Michelangelo Merisi da Caravaggio (1573-1610), le cui opere possono essere ammirate a Roma e Napoli.Roma – l´eredità barocca dell´Italia
Con l´espansione del protestantismo la chiesa cattolica iniziò ad usufruire volutamente dell´arte per fortificare la fede in Dio, motivo per cui il Barocco può essere anche visto come uno strumento di propagazione con cui la chiesa cercò di far risaltare la propria importanza. Parlando del Barocco italiano non si può omettere la città di Roma né l´eredità di due artisti importanti: Gianlorenzo Bernini (1598-1680) e Francesco Borromini (1599-1667). Roma deve il suo aspetto esteriore pervenuto fino ad oggi a questi due artisti – Se non ci fossero le grandiose opere architettoniche di Borromini e le sculture magnifiche di Bernini, Roma non emanerebbe certamente tanto fascino che permane fino ai nostri giorni.Arte italiana moderna
Scultori, pittori, architetti e artisti italiani dominarono il quadro artistico in tutta l´Europa per 400 anni ed avviarono sempre nuove epoche grazie alle loro innovazioni artistiche. Questo dominio ebbe una fine improvvisa con la nascita del nazionalismo e l´unità dell´Italia. Verso la fine del XIX secolo e nel XX secolo alcuni artisti italiani riuscirono a cogliere ulteriormente l´attenzione del mondo artistico con le loro opere appartenenti al Futurismo e alla Pittura metafisica. L´era, però, durante la quale i più importanti artisti italiani hanno messo tutto il loro lavoro al servizio della chiesa, fu definitivamente conclusa, ma la loro eredità rende l´arte italiana fino ad oggi un elemento centrale durante ogni viaggio in Italia.(Arte Italiana)
provino
Kaspar: Te la ricordi l'assistente di Diritto Privato?
Sergio: Stai parlando dell'università?
K: Sì...
S: L'ho incontrata un paio di mesi fa.
K: E' arrivata uno foto, credo sia della figlia, è in abito da sposa...
S: Fammi un po' vede... Non può essere lei, questa è una giovane, a lei sono comparse le rughe e le si sono allargati i fianchi...
K: E' la figlia. Ti chiede se le puoi fare un provino... per quel cortometraggio che hai appena finito di scrivere...
S: COME FA A SAPERLO?!
K: ... Gliel'ho detto io... ho risposto alla sua mail...
S: I cazzi tuoi, mai, eh!!
K: E' molto bella... Dalle un'occhiata...
S: ... In effetti... ha un'espressione... Credo che abbia una vocazione più brechtiana che alla Stanislavskij...
K: Ricordati che è solo per il cortometraggio!
S: Chiamo la madre... Ha gli stessi occhi...
K: Non sono gli occhi quello che stai guardando...
Sergio: Stai parlando dell'università?
K: Sì...
S: L'ho incontrata un paio di mesi fa.
K: E' arrivata uno foto, credo sia della figlia, è in abito da sposa...
S: Fammi un po' vede... Non può essere lei, questa è una giovane, a lei sono comparse le rughe e le si sono allargati i fianchi...
K: E' la figlia. Ti chiede se le puoi fare un provino... per quel cortometraggio che hai appena finito di scrivere...
S: COME FA A SAPERLO?!
K: ... Gliel'ho detto io... ho risposto alla sua mail...
S: I cazzi tuoi, mai, eh!!
K: E' molto bella... Dalle un'occhiata...
S: ... In effetti... ha un'espressione... Credo che abbia una vocazione più brechtiana che alla Stanislavskij...
K: Ricordati che è solo per il cortometraggio!
S: Chiamo la madre... Ha gli stessi occhi...
K: Non sono gli occhi quello che stai guardando...
Circonciso, coinciso o conciso?
La Settimina Enigmatica
Quesito n. 12467334876789112345654087579800010421
Quale dei tre è l'aggettivo corretto che completa la seguente frase:
"Sarò breve e..."
1) ... Circonciso (Deputato 5 Stelle)
2) ... Coinciso (Presidente della Camera)
3) ... Conciso (allocuzione naturale)
La soluzione nel prossimo numero.
Quesito n. 12467334876789112345654087579800010421
Quale dei tre è l'aggettivo corretto che completa la seguente frase:
"Sarò breve e..."
1) ... Circonciso (Deputato 5 Stelle)
2) ... Coinciso (Presidente della Camera)
3) ... Conciso (allocuzione naturale)
La soluzione nel prossimo numero.
martedì 25 marzo 2014
lunedì 24 marzo 2014
Martin Luther King
"Se un uomo non ha scoperto nulla per cui vorrebbe morire, non è adatto a
vivere."
Martin Luther King
vivere."
Martin Luther King
Suor Cristina di "The Voice" (Rai) e i cunicoli temporali
Il tempo in alcuni casi scompare.
Dopo 4.900 anni, dai Sumeri e dagli Egizi, un medico inglese, Alexander Fleming, crea una terapia per le infezioni batteriche: secoli di malattie, di morti, di sofferenze svaniscono.
Dopo 4.900 anni dai Sumeri e dagli Egizi, un italiano, Guglielmo Marconi prova a viaggiare nello spazio e ci riesce. Spedisce il suo messaggio a 7.000 km di distanza.
Il mare e la terra divennero piccoli, in pochi decenni piccolissimi. Oggi quasi tutti parliamo la lingua di Internet. 5.000 anni si sono volatilizzati nel nulla.
Quando, 2.000 anni fa, un piccolo uomo cominciò a fare miracoli, non quelli che riguardano la trasformazione della materia, ma quello di esprimere nuove parole che anteponevano a tutto la solidarietà, la semplicità e l'onestà, l'uomo si sentì pronto a infilarsi nel corridoio temporale che si era appena aperto.
Non fu così.
Ci fu l'Inquisizione e il rogo di Giordano Bruno, i papi con le cortigiane e i papi in guerra. La Chiesa si trasformò in organizzazione (gerarchica) e in potere.
Nella Chiesa molti s'arricchirono, nel mondo i poveri aumentarono, tantissimo.
Divenne sempre più difficile intercettare il messaggio di Cristo, circonstanziare il vero il miracolo di Cristo; le Sue parole sbiadirono, la doppiezza del clero le usò per ingannare e per riempirsi la pancia.
Ora, una suorina, una del clero (anche se non di quello potente) si mette a cantare. Non canta le preghiere della Quaresima e neanche il Te Deum, no. Canta una canzone di Alicia Keys. ALICIA KEYS???!!
Sì. Canta e balla al ritmo del Pop, dell'Hip Hop, del Rock. 2.000 anni sono scomparsi in tre minuti.
Le parole (il miracolo) di Cristo possono tornare attuali. L'essere umano può tornare a essere consapevole della sua precarietà e vulnerabilità.
La superbia può essere cancellata, il potere (politico, ecclesiastico) deve mettersi al servizio degli uomini, al sevizio di chi soffre, di chi sogna il mondo voluto da Cristo...
Kaspar: Ecco, bravo, continua a sognare... Stai paragonando una suorina a Fleming e a Marconi, te ne rendi conto? E tieni presente che c'è pure la suorina che dice d'avere la gastrite e poi si scopre che non le serve il Maalox ma un ostetrico. E ci sono i preti che danno le caramelle ai bambini e ci sono quelli dello IOR...
Sergio: Sei irrecuperabile, Kaspar. Che c'è di male nel desiderare un mondo migliore... Quello di suor Cristina m'è sembrato un momento unico, autentico... m'ha commosso...
K: Resterai per sempre un bambino...
S: "I poveri di spirito erediteranno il Regno dei Cieli..."
K: Sì... i poveri di spirito... E... L'INFERNO E' LASTRICATO DI BUONE INTENZIONI!!... E comunque, i "corridoi nel tempo" sono ben altra cosa, se ti sentisse un astrofisico s'ammazzerebbe dalle risate, eh, eh, eh, eh, eh, eh...
S: Senti, boia, ma tu oggi NON HAI UN CAZZO DA FARE?!
K: Devo andare a comprare le sigarette... tu le vuoi?
S: NO! SMETTO DI FUMARE!!
Dopo 4.900 anni, dai Sumeri e dagli Egizi, un medico inglese, Alexander Fleming, crea una terapia per le infezioni batteriche: secoli di malattie, di morti, di sofferenze svaniscono.
Dopo 4.900 anni dai Sumeri e dagli Egizi, un italiano, Guglielmo Marconi prova a viaggiare nello spazio e ci riesce. Spedisce il suo messaggio a 7.000 km di distanza.
Il mare e la terra divennero piccoli, in pochi decenni piccolissimi. Oggi quasi tutti parliamo la lingua di Internet. 5.000 anni si sono volatilizzati nel nulla.
Quando, 2.000 anni fa, un piccolo uomo cominciò a fare miracoli, non quelli che riguardano la trasformazione della materia, ma quello di esprimere nuove parole che anteponevano a tutto la solidarietà, la semplicità e l'onestà, l'uomo si sentì pronto a infilarsi nel corridoio temporale che si era appena aperto.
Non fu così.
Ci fu l'Inquisizione e il rogo di Giordano Bruno, i papi con le cortigiane e i papi in guerra. La Chiesa si trasformò in organizzazione (gerarchica) e in potere.
Nella Chiesa molti s'arricchirono, nel mondo i poveri aumentarono, tantissimo.
Divenne sempre più difficile intercettare il messaggio di Cristo, circonstanziare il vero il miracolo di Cristo; le Sue parole sbiadirono, la doppiezza del clero le usò per ingannare e per riempirsi la pancia.
Ora, una suorina, una del clero (anche se non di quello potente) si mette a cantare. Non canta le preghiere della Quaresima e neanche il Te Deum, no. Canta una canzone di Alicia Keys. ALICIA KEYS???!!
Sì. Canta e balla al ritmo del Pop, dell'Hip Hop, del Rock. 2.000 anni sono scomparsi in tre minuti.
Le parole (il miracolo) di Cristo possono tornare attuali. L'essere umano può tornare a essere consapevole della sua precarietà e vulnerabilità.
La superbia può essere cancellata, il potere (politico, ecclesiastico) deve mettersi al servizio degli uomini, al sevizio di chi soffre, di chi sogna il mondo voluto da Cristo...
Kaspar: Ecco, bravo, continua a sognare... Stai paragonando una suorina a Fleming e a Marconi, te ne rendi conto? E tieni presente che c'è pure la suorina che dice d'avere la gastrite e poi si scopre che non le serve il Maalox ma un ostetrico. E ci sono i preti che danno le caramelle ai bambini e ci sono quelli dello IOR...
Sergio: Sei irrecuperabile, Kaspar. Che c'è di male nel desiderare un mondo migliore... Quello di suor Cristina m'è sembrato un momento unico, autentico... m'ha commosso...
K: Resterai per sempre un bambino...
S: "I poveri di spirito erediteranno il Regno dei Cieli..."
K: Sì... i poveri di spirito... E... L'INFERNO E' LASTRICATO DI BUONE INTENZIONI!!... E comunque, i "corridoi nel tempo" sono ben altra cosa, se ti sentisse un astrofisico s'ammazzerebbe dalle risate, eh, eh, eh, eh, eh, eh...
S: Senti, boia, ma tu oggi NON HAI UN CAZZO DA FARE?!
K: Devo andare a comprare le sigarette... tu le vuoi?
S: NO! SMETTO DI FUMARE!!
sabato 22 marzo 2014
Ungaretti
Locvizza il 28 settembre 1916
Quando
la notte è a svanire
poco prima di primavera
e di rado
qualcuno passa
Su Parigi s’addensa
un oscuro colore
di pianto
In un canto
di ponte
contemplo
l’illimitato silenzio
di una ragazza
tenue
Le nostre
malattie
si fondono
E come portati via
si rimane.
Giuseppe Ungaretti
da “L’allegria” (1914-1919)
Quando
la notte è a svanire
poco prima di primavera
e di rado
qualcuno passa
Su Parigi s’addensa
un oscuro colore
di pianto
In un canto
di ponte
contemplo
l’illimitato silenzio
di una ragazza
tenue
Le nostre
malattie
si fondono
E come portati via
si rimane.
Giuseppe Ungaretti
da “L’allegria” (1914-1919)
venerdì 21 marzo 2014
Cuore di tenebra - Conrad
"Voi sapete quanto io odii, detesti, ripugni la menzogna, non perché io sia piú schietto del resto dei mortali ma semplicemente perché la menzogna m'atterrisce. C'è in essa un lezzo di morte, un alito di corruzione, che è proprio quel che io più odio e detesto al mondo, quel che vorrei dimenticare. Mi avvilisce e mi nausea, come quando capita di mordere qualcosa di marcio. Questione di temperamento, suppongo."
(Cuore di tenebra, Joseph Conrad - 1902)
(Cuore di tenebra, Joseph Conrad - 1902)
Sarkozy, Merkel e Barroso ridono
Premessa.
Sono uno profondamente legato al pensiero di San Francesco.
Ogni uomo e ogni donna di qualsiasi colore abbiano la pelle, a qualsiasi etnia appartengano, qualsiasi idea politica condividano e qualsiasi credo religioso professino, sono miei fratelli. Come lo sono tutti gli animali.
La mia è una critica "ad personam", come si usa dire, e non contro le "personae" tedesche, francesi e spagnole in quanto abitanti di una nazione.
In Europa, poco tempo fa, Sarkozy e la signora Merkel hanno riso di Berlusconi (cioè dell'Italia), ieri Barroso e un altro di cui non ricordo il nome hanno riso di Renzi (cioè dell'Italia); sorridono, ridono, si sbellicano dalle risate.
Ora, signor Sarkozy, signora Merkel e signor Barroso, forse voi non sapete che dietro ogni nostro rappresentante a Bruxelles c'è un popolo con una dignità e un orgoglio che vanno rispettati.
Non dimenticate mai, cari signori, che l'Italia è il Paese con il più consistente patrimonio artistico al mondo, che siamo figli dell'impero romano e che tra i nostri connazionali annoveriamo Leonardo Da Vinci e Michelngelo.
Non fate finta di non sapere che l'Italia e la porta dell'Africa sull'Europa e che quando la signora Merkel ci diceva che gli sbarchi in Sicilia è affare nostro, noi rispondevamo con la gente che entrava in acqua per aiutare le persone a vivere.
E sappiate, cari signori, che attualmente l'Italia versa all'Europa una cifra (25/26 miliardi) che è nettamente superiore a quella che ne riceve (8/9). Che L'Italia non ha chiesto il "fondo salva-stati" e che non impedisce a qualche imprenditore di trasferire l'attività in Germania o in altre zone d'Europa.
Dalla Merkel e da Sarkozy un po' me l'aspettavo, da Barroso no: vieni da un Paese che è economicamente più sdirrupato del nostro e ti permetti di ridere il faccia al nostro Presidente del Consiglio? Ti sei trasformato in uno sterile burocrate europeo e hai dimenticato la tua gente.
Cari Sarkozy, Merkel e Barroso, la prossima volta prima di parlare male degli italiani sciacquatevi la bocca, e ricordatevi (soprattutto te, signora Merkel) che in Italia avremo un debito pubblico altissimo, ma abbiamo anche un patrimonio immobiliare privato che è di un terzo superiore a quello vostro e del 50 per cento a quello inglese. (so bene, signora Merkel, che il tuo fine sia quello di colpirlo; al tuo fido scherano, feroce scudiero, Mario Monti, hai dato precise indicazioni in questo senso.)
Sappiate tutti, infine, che il nostro patrimonio artistico non è stato censito per intero e che il suo valore ammonta a una cifra - con grande approssimazione, certo - superiore al prodotto lordo, non dell'Italia, non dell'Europa, non dell'Occidente, ma a quello di tutte le economie del pianeta Terra!
Sarkozy, Merkel e Barroso, non ridete troppo, altrimenti la prossima volta vi mandiamo Beppe Grillo (anche Salvini e Vendola li vedo abbastanza incazzati) che vi spara due sonori vaffanculo e così ridiventate seri.
Cordiali saluti
Vostro
Sergio
Sono uno profondamente legato al pensiero di San Francesco.
Ogni uomo e ogni donna di qualsiasi colore abbiano la pelle, a qualsiasi etnia appartengano, qualsiasi idea politica condividano e qualsiasi credo religioso professino, sono miei fratelli. Come lo sono tutti gli animali.
La mia è una critica "ad personam", come si usa dire, e non contro le "personae" tedesche, francesi e spagnole in quanto abitanti di una nazione.
In Europa, poco tempo fa, Sarkozy e la signora Merkel hanno riso di Berlusconi (cioè dell'Italia), ieri Barroso e un altro di cui non ricordo il nome hanno riso di Renzi (cioè dell'Italia); sorridono, ridono, si sbellicano dalle risate.
Ora, signor Sarkozy, signora Merkel e signor Barroso, forse voi non sapete che dietro ogni nostro rappresentante a Bruxelles c'è un popolo con una dignità e un orgoglio che vanno rispettati.
Non dimenticate mai, cari signori, che l'Italia è il Paese con il più consistente patrimonio artistico al mondo, che siamo figli dell'impero romano e che tra i nostri connazionali annoveriamo Leonardo Da Vinci e Michelngelo.
Non fate finta di non sapere che l'Italia e la porta dell'Africa sull'Europa e che quando la signora Merkel ci diceva che gli sbarchi in Sicilia è affare nostro, noi rispondevamo con la gente che entrava in acqua per aiutare le persone a vivere.
E sappiate, cari signori, che attualmente l'Italia versa all'Europa una cifra (25/26 miliardi) che è nettamente superiore a quella che ne riceve (8/9). Che L'Italia non ha chiesto il "fondo salva-stati" e che non impedisce a qualche imprenditore di trasferire l'attività in Germania o in altre zone d'Europa.
Dalla Merkel e da Sarkozy un po' me l'aspettavo, da Barroso no: vieni da un Paese che è economicamente più sdirrupato del nostro e ti permetti di ridere il faccia al nostro Presidente del Consiglio? Ti sei trasformato in uno sterile burocrate europeo e hai dimenticato la tua gente.
Cari Sarkozy, Merkel e Barroso, la prossima volta prima di parlare male degli italiani sciacquatevi la bocca, e ricordatevi (soprattutto te, signora Merkel) che in Italia avremo un debito pubblico altissimo, ma abbiamo anche un patrimonio immobiliare privato che è di un terzo superiore a quello vostro e del 50 per cento a quello inglese. (so bene, signora Merkel, che il tuo fine sia quello di colpirlo; al tuo fido scherano, feroce scudiero, Mario Monti, hai dato precise indicazioni in questo senso.)
Sappiate tutti, infine, che il nostro patrimonio artistico non è stato censito per intero e che il suo valore ammonta a una cifra - con grande approssimazione, certo - superiore al prodotto lordo, non dell'Italia, non dell'Europa, non dell'Occidente, ma a quello di tutte le economie del pianeta Terra!
Sarkozy, Merkel e Barroso, non ridete troppo, altrimenti la prossima volta vi mandiamo Beppe Grillo (anche Salvini e Vendola li vedo abbastanza incazzati) che vi spara due sonori vaffanculo e così ridiventate seri.
Cordiali saluti
Vostro
Sergio
giovedì 20 marzo 2014
Felicità - Doris Lessing
"Felicità? È una parola che, di tanto in tanto, nella mia vita, ho raccolto, ho osservato – ma mai l'ho scoperta sotto le stesse sembianze."
Doris Lessing
Doris Lessing
box office film pornografici
Settimana dal 9 al 16 marzo - top ten dei film pornografici
1° Uccelli migratori
2° Lo squirtamento di Hallowen
3°Autostoppiste in Ferrari
4° Zoccole e topine
5° Io l'idraulico non lo pago mai
6° L'orchidea e il cetriolo
7° Debbie viene a Dallas
8° La signora del piano di sopra ha i termosifoni rotti
9° Harry Fotter si tromba Hermione
10° La porno farfalla
(L'Altra-Agis)
1° Uccelli migratori
2° Lo squirtamento di Hallowen
3°Autostoppiste in Ferrari
4° Zoccole e topine
5° Io l'idraulico non lo pago mai
6° L'orchidea e il cetriolo
7° Debbie viene a Dallas
8° La signora del piano di sopra ha i termosifoni rotti
9° Harry Fotter si tromba Hermione
10° La porno farfalla
(L'Altra-Agis)
martedì 18 marzo 2014
Marguerite Yourcenar - Memorie di Adriano, 1951
"Che cos'è l'insonnia se non la maniaca ostinazione della nostra mente a fabbricare pensieri, ragionamenti, sillogismi e definizioni tutte sue, il suo rifiuto di abdicare di fronte alla divina incoscienza degli occhi chiusi o alla saggia follia dei sogni?"
(I, 1: p. 20)
Marguerite Yourcenar - Memorie di Adriano, 1951
(I, 1: p. 20)
Marguerite Yourcenar - Memorie di Adriano, 1951
un'insegnante scambista
"... Un’insegnante porta in un club per scambisti due allieve, di cui una minorenne, minacciando la bocciatura se avessero raccontato la storia. Con loro, anche un amico. Tutti insieme in un club privé del torinese, per passare una serata diversa dalle altre..."
(ANSA)
Kaspar: Dove ti portavano i tuoi insegnanti in gita scolastica?
Sergio: ... Non ricordo... "L'Italia in miniatura" (Rimini)... La Villa di Adriano (Guidonia-Tivoli-Roma)...
K: Poco spazio per gli scambisti...
S: No, invece. Ricordo che facevo lo scemo con quelle della prima e della seconda liceo (io stavo in quinta ginnasio), molto carine, mi piacevano quelle più grandi...
K: E QUINDI?
S: ... E subito dopo arrivava qualche fidanzato che mi SCAMBIAVA un diretto sui denti...
K: Ma non cambi mai?
S: Mai.
(ANSA)
Kaspar: Dove ti portavano i tuoi insegnanti in gita scolastica?
Sergio: ... Non ricordo... "L'Italia in miniatura" (Rimini)... La Villa di Adriano (Guidonia-Tivoli-Roma)...
K: Poco spazio per gli scambisti...
S: No, invece. Ricordo che facevo lo scemo con quelle della prima e della seconda liceo (io stavo in quinta ginnasio), molto carine, mi piacevano quelle più grandi...
K: E QUINDI?
S: ... E subito dopo arrivava qualche fidanzato che mi SCAMBIAVA un diretto sui denti...
K: Ma non cambi mai?
S: Mai.
lunedì 17 marzo 2014
la libertà
ALLA LIBERTÀ.
Soglionsi per lo più i libri dedicare alle persone potenti, perché gli autori credono ritrarne chi lustro, chi protezione, chi mercede.
Non sono, o DIVINA LIBERTÀ, spente affatto in tutti i moderni cuori le tue cocenti faville: molti ne'loro scritti vanno or qua or là tasteggiando alcuni dei tuoi più sacri e più infranti diritti. Ma quelle carte, ai di cui autori altro non manca che il pienamente e fortemente volere, portano spesso in fronte il nome o di un principe, o di alcun suo satellite; e ad ogni modo pur sempre, di un qualche tuo fierissimo naturale nemico.
Quindi non è meraviglia, se tu disdegni finora di volgere benigno il tuo sguardo ai moderni popoli, e di favorire in quelle contaminate carte alcune poche verità avviluppate dal timore fra sensi oscuri ed ambigui, ed inorpellate dall'adulazione.
(Vittorio Alfieri)
Soglionsi per lo più i libri dedicare alle persone potenti, perché gli autori credono ritrarne chi lustro, chi protezione, chi mercede.
Non sono, o DIVINA LIBERTÀ, spente affatto in tutti i moderni cuori le tue cocenti faville: molti ne'loro scritti vanno or qua or là tasteggiando alcuni dei tuoi più sacri e più infranti diritti. Ma quelle carte, ai di cui autori altro non manca che il pienamente e fortemente volere, portano spesso in fronte il nome o di un principe, o di alcun suo satellite; e ad ogni modo pur sempre, di un qualche tuo fierissimo naturale nemico.
Quindi non è meraviglia, se tu disdegni finora di volgere benigno il tuo sguardo ai moderni popoli, e di favorire in quelle contaminate carte alcune poche verità avviluppate dal timore fra sensi oscuri ed ambigui, ed inorpellate dall'adulazione.
(Vittorio Alfieri)
Aurora, Texas
AURORA
Kaspar: Sergino... Volevo chiederti una cosa.
Sergio: Sbrigati ché devo spuntare i fagiolini.
Kaspar: Tu... quante volte sei stato rapito dagli alieni?
Sergio: Una ventina di volte, perché?!
K: Niente, non riesco a piegarmi l' ufo-crash di Aurora negli States...
S: Te ne ho già parlato, rimbambito! E' l'errore più grave che gli alieni abbiano mai commesso (nel cercare di non rivelarsi agli uomini).
K: Più di Roswell
S: Dio! Roswell mi annoia da morire! Non ne parliamo più, VA BENE!! Caz... non riesco a trovare il coltello per i fagiolini...
K: Usa la forbice, è meglio.
"Un incidente UFO si è verificato il 17 aprile 1897 in Aurora, Texas, una piccola città sita a nord ovest di Dallas. L'incidente (simile al più famoso UFO crash di Roswell avvenuto 50 anni dopo) sarebbe stato provocato da una fatalità e il corpo del presunto alieno sembra essere sepolto in una tomba anonima nel cimitero locale. Nel corso del periodo 1896-1897 (circa sei o sette anni precedenti al primo volo dei fratelli Wright), sono stati riportati numerosi avvistamenti di un misterioso sigaro a forma di dirigibile in tutti gli Stati Uniti."
(fonte non identificata)
Kaspar: Sergino... Volevo chiederti una cosa.
Sergio: Sbrigati ché devo spuntare i fagiolini.
Kaspar: Tu... quante volte sei stato rapito dagli alieni?
Sergio: Una ventina di volte, perché?!
K: Niente, non riesco a piegarmi l' ufo-crash di Aurora negli States...
S: Te ne ho già parlato, rimbambito! E' l'errore più grave che gli alieni abbiano mai commesso (nel cercare di non rivelarsi agli uomini).
K: Più di Roswell
S: Dio! Roswell mi annoia da morire! Non ne parliamo più, VA BENE!! Caz... non riesco a trovare il coltello per i fagiolini...
K: Usa la forbice, è meglio.
"Un incidente UFO si è verificato il 17 aprile 1897 in Aurora, Texas, una piccola città sita a nord ovest di Dallas. L'incidente (simile al più famoso UFO crash di Roswell avvenuto 50 anni dopo) sarebbe stato provocato da una fatalità e il corpo del presunto alieno sembra essere sepolto in una tomba anonima nel cimitero locale. Nel corso del periodo 1896-1897 (circa sei o sette anni precedenti al primo volo dei fratelli Wright), sono stati riportati numerosi avvistamenti di un misterioso sigaro a forma di dirigibile in tutti gli Stati Uniti."
(fonte non identificata)
domenica 16 marzo 2014
Cesare Pavese
La finestra socchiusa contiene un volto
sopra il campo del mare. I capelli vaghi
accompagnano il tenero ritmo del mare.
Non ci sono ricordi su questo viso.
Solo un’ombra fuggevole, come di nube.
L’ombra è umida e dolce come la sabbia
di una cavità intatta, sotto il crepuscolo.
Non ci sono ricordi. Solo un sussurro
che è la voce del mare fatta ricordo.
Nel crepuscolo l’acqua molle dell’alba
che s’imbeve di luce, rischiara il viso.
Ogni giorno è un miracolo senza tempo,
sotto il sole: una luce salsa l’impregna
e un sapore di frutto marino vivo.
Non esiste ricordo su questo viso.
Non esiste parola che lo contenga
o accomuni alle cose passate. Ieri,
dalla breve finestra è svanito come
svanirà tra un istante, senza tristezza
né parole umane, sul campo del mare.
Cesare Pavese
[9-18 agosto 1940]
da “Lavorare stanca”, 1936-1943 (Poesie aggiunte)
sopra il campo del mare. I capelli vaghi
accompagnano il tenero ritmo del mare.
Non ci sono ricordi su questo viso.
Solo un’ombra fuggevole, come di nube.
L’ombra è umida e dolce come la sabbia
di una cavità intatta, sotto il crepuscolo.
Non ci sono ricordi. Solo un sussurro
che è la voce del mare fatta ricordo.
Nel crepuscolo l’acqua molle dell’alba
che s’imbeve di luce, rischiara il viso.
Ogni giorno è un miracolo senza tempo,
sotto il sole: una luce salsa l’impregna
e un sapore di frutto marino vivo.
Non esiste ricordo su questo viso.
Non esiste parola che lo contenga
o accomuni alle cose passate. Ieri,
dalla breve finestra è svanito come
svanirà tra un istante, senza tristezza
né parole umane, sul campo del mare.
Cesare Pavese
[9-18 agosto 1940]
da “Lavorare stanca”, 1936-1943 (Poesie aggiunte)
a me pare... (Saffo)
A me pare uguale agli dei
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli
e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde sulla lingua inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue alle orecchie.
E tutta in sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.
Saffo
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli
e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde sulla lingua inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue alle orecchie.
E tutta in sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.
Saffo
Cinecittà, la fabbrica dei sogni, rischia di essere sfregiata per sempre da una colata di 400 mila metri cubi di cemento. L’attuale progetto della società che g...estisce gli storici studios di proprietà pubblica prevede la costruzione di un albergo, piscina, sale fitness, un posteggio sotterraneo, negozi e ristoranti con l intento di mutarne per sempre il core business dal cineaudiovisivo all’intrattenimento puro.
Il 4 luglio del 2012 i lavoratori di Cinecittà, per scongiurare questo scempio, hanno coraggiosamente intrapreso una lotta molto serrata contro il presidente di allora e attuale azionista di maggioranza Luigi Abete.
Dopo 3 mesi di sciopero, occupazione e varie iniziative eclatanti sono riusciti a strappare un accordo che prevedeva investimenti e un progetto reale di rilancio per l’azienda e contratti di solidarietà per i lavoratori disposti a ridursi lo stipendio pur di salvare questo patrimonio pubblico unico al mondo. Questo accordo fu cofirmato dal mibact, proprietario dei terreni e delle strutture attraverso l’Istituto Luce, che si pose come mediatore e controllore del reale rispetto dello stesso. Nel contempo purtroppo i mezzi tecnici furono ceduti alla Panalight e la postproduzione fu affittata alla multinazionale americana Deluxe che circa un mese fa ha annunciato l’abbandono del settore pellicola col rischio di mettere 40 lavoratori in cassa integrazione e tre licenziamenti nel settore digitale benché l’azienda avesse assicurato che non ci fossero rischi di questo tipo.
L’ accordo fu pienamente rispettato dai lavoratori mentre l’azienda non ha fatto nulla di quanto promesso e oltretutto ha smesso di pagare i canoni di affitto creando enormi problemi all’ Istituto Luce proprietario. Malgrado tutto il Mibact non ha ancora sentito il bisogno di difendere i proprio interessi, quindi di tutti noi, per vie legali ma bensì sta seduto ad un tavolo di trattative da 15 mesi con una controparte sorda che ha ampiamente dimostrato la propria inaffidabilità.
Cinecittà ha bisogno urgente di investimenti e di rimettere i teatri di posa al passo con i tempi, necessita di una legislazione adeguata per quanto riguarda gli sgravi fiscali sul capitale investito per le produzioni straniere, necessità di essere gestita come merita! Gli studios di Pinewood in Inghilterra stavano per essere sostituiti con dei centri commerciali, poi l idea di defiscalizzare il 25% del capitale investito ha permesso non solo di sopravvivere ma anche di aumentare la produzione fino al punto di doverli ingrandire con altri teatri di posa. E’ tanto difficile copiare?
Cinecittà è unica, se potessimo concorrere alla pari con gli altri paesi non ci sarebbe partita. Di tutto questo non ne beneficerebbero solo gli Studios ma tutto l’indotto del cineaudiovisivo composto da 10mila imprese, ne beneficerebbe un quartiere che si è sempre fatto orgoglio di chiamarsi Cinecittà e tutta Roma.
Il 19 marzo i lavoratori e tutte le persone che amano Cinecittà manifesteranno davanti al mibact dalle ore 15 per far sì che il ministro Franceschini si svegli. E' giunta l'ora che il mondo della cultura alzi la voce. E’ giunta l’ora di realizzare un progetto vero di rilancio e pensare ad alternative credibili per la gestione di questo bene pubblico invidiatoci da tutto il mondo. E’ giunta l’ora di salvare Cinecittà.
Un Cinecittadino di Salviamo Cinecittà!
Il 4 luglio del 2012 i lavoratori di Cinecittà, per scongiurare questo scempio, hanno coraggiosamente intrapreso una lotta molto serrata contro il presidente di allora e attuale azionista di maggioranza Luigi Abete.
Dopo 3 mesi di sciopero, occupazione e varie iniziative eclatanti sono riusciti a strappare un accordo che prevedeva investimenti e un progetto reale di rilancio per l’azienda e contratti di solidarietà per i lavoratori disposti a ridursi lo stipendio pur di salvare questo patrimonio pubblico unico al mondo. Questo accordo fu cofirmato dal mibact, proprietario dei terreni e delle strutture attraverso l’Istituto Luce, che si pose come mediatore e controllore del reale rispetto dello stesso. Nel contempo purtroppo i mezzi tecnici furono ceduti alla Panalight e la postproduzione fu affittata alla multinazionale americana Deluxe che circa un mese fa ha annunciato l’abbandono del settore pellicola col rischio di mettere 40 lavoratori in cassa integrazione e tre licenziamenti nel settore digitale benché l’azienda avesse assicurato che non ci fossero rischi di questo tipo.
L’ accordo fu pienamente rispettato dai lavoratori mentre l’azienda non ha fatto nulla di quanto promesso e oltretutto ha smesso di pagare i canoni di affitto creando enormi problemi all’ Istituto Luce proprietario. Malgrado tutto il Mibact non ha ancora sentito il bisogno di difendere i proprio interessi, quindi di tutti noi, per vie legali ma bensì sta seduto ad un tavolo di trattative da 15 mesi con una controparte sorda che ha ampiamente dimostrato la propria inaffidabilità.
Cinecittà ha bisogno urgente di investimenti e di rimettere i teatri di posa al passo con i tempi, necessita di una legislazione adeguata per quanto riguarda gli sgravi fiscali sul capitale investito per le produzioni straniere, necessità di essere gestita come merita! Gli studios di Pinewood in Inghilterra stavano per essere sostituiti con dei centri commerciali, poi l idea di defiscalizzare il 25% del capitale investito ha permesso non solo di sopravvivere ma anche di aumentare la produzione fino al punto di doverli ingrandire con altri teatri di posa. E’ tanto difficile copiare?
Cinecittà è unica, se potessimo concorrere alla pari con gli altri paesi non ci sarebbe partita. Di tutto questo non ne beneficerebbero solo gli Studios ma tutto l’indotto del cineaudiovisivo composto da 10mila imprese, ne beneficerebbe un quartiere che si è sempre fatto orgoglio di chiamarsi Cinecittà e tutta Roma.
Il 19 marzo i lavoratori e tutte le persone che amano Cinecittà manifesteranno davanti al mibact dalle ore 15 per far sì che il ministro Franceschini si svegli. E' giunta l'ora che il mondo della cultura alzi la voce. E’ giunta l’ora di realizzare un progetto vero di rilancio e pensare ad alternative credibili per la gestione di questo bene pubblico invidiatoci da tutto il mondo. E’ giunta l’ora di salvare Cinecittà.
Un Cinecittadino di Salviamo Cinecittà!
in giuste proporzioni - Platone
La bellezza è mescolare in giuste proporzioni il finito e l'infinito.
(Platone)
(Platone)
venerdì 14 marzo 2014
giovedì 13 marzo 2014
Schettino e la superficialità
Kaspar: Hai visto Schettino? S'è fatto la foto sul relitto della Concordia...
Sergio: Ho visto...
K: Ma... questo ci fa o ci è?
S: Credo che viva in un'altra dimensione. E' avulso ...
K: Come diceva Verdone.
S: Non ha coscienza di sé, di quello che dice, di quello che fa, di quello che ha fatto.
K: Neanche dinanzi al rischio di 20 anni di galera?
S: Dinanzi a nulla! Non si preoccupa degli altri, è impegnato nella ricerca esclusiva del proprio benessere... Ne conosco molti così: vivono caricando la vita (la propria) di un'importanza assoluta, ignorano o minimizzano le conseguenze che il loro agire possa avere sulla vita degli altri, sono convinti di non essere responsabili del male fatto, perché il male esiste e se per una volta viene esercitato da qualcuno di loro, è solo un caso.
K: Avulso. Quasi incapce d'intendere e di volere...
S: No. Capacissimo. E' fatto proprio così, non gliene frega un cazzo di niente e di nessuno, esiste solo lui.
K: Credo che... credo che... si possa vivere bene così.
S: Sì. Si vive bene. Essere superficiale ti tiene lontano dalle preoccupazioni e dal dolore. Essere superficiali e restare un po' stupidi impedisce d'approfondire le cose, d'interessarsene, di preoccuparsene, di soffrirne.
K: Proviamo a essere anche noi "avulsi"?
S: Credo serva una predisposizione naturale... Però potremmo cercare di modificare il nostro modo di sentire.
K: Le persone non cambiano mai.
S: Le cose possono cambiare, però.
K: Le persone non cambiano mai.
S: Sai, Kasparuccio, in fondo invidio Schettino. Tipi come lui sembrano ispirarsi (con tutto il rispetto) a Epicuro e alla sua atarassia: l'assenza del dolore...
K: Parli di un tipo di vita pecoreccio?
S: Epicuro non ha scritto di vivere così. Ha scritto che non bisogna preoccuparsi del futuro, che non bisogna desiderare cose impossibili da ottenere, che non bisogna essere ansiosi e che bisogna godere dei piaceri inaspettati.
K: Non ti seguo più, che vuoi dire?
S: Che si vive di piccole cose.
K: Invece Schettino vive (ha vissuto) di grandi cose, se l'è goduta, è felice e se ne infischia di tutti. E non capisco cosa c'entri Schettino con Epicuro!
S: Infatti, non c'entra. E' solo un tipo avulso.
Sergio: Ho visto...
K: Ma... questo ci fa o ci è?
S: Credo che viva in un'altra dimensione. E' avulso ...
K: Come diceva Verdone.
S: Non ha coscienza di sé, di quello che dice, di quello che fa, di quello che ha fatto.
K: Neanche dinanzi al rischio di 20 anni di galera?
S: Dinanzi a nulla! Non si preoccupa degli altri, è impegnato nella ricerca esclusiva del proprio benessere... Ne conosco molti così: vivono caricando la vita (la propria) di un'importanza assoluta, ignorano o minimizzano le conseguenze che il loro agire possa avere sulla vita degli altri, sono convinti di non essere responsabili del male fatto, perché il male esiste e se per una volta viene esercitato da qualcuno di loro, è solo un caso.
K: Avulso. Quasi incapce d'intendere e di volere...
S: No. Capacissimo. E' fatto proprio così, non gliene frega un cazzo di niente e di nessuno, esiste solo lui.
K: Credo che... credo che... si possa vivere bene così.
S: Sì. Si vive bene. Essere superficiale ti tiene lontano dalle preoccupazioni e dal dolore. Essere superficiali e restare un po' stupidi impedisce d'approfondire le cose, d'interessarsene, di preoccuparsene, di soffrirne.
K: Proviamo a essere anche noi "avulsi"?
S: Credo serva una predisposizione naturale... Però potremmo cercare di modificare il nostro modo di sentire.
K: Le persone non cambiano mai.
S: Le cose possono cambiare, però.
K: Le persone non cambiano mai.
S: Sai, Kasparuccio, in fondo invidio Schettino. Tipi come lui sembrano ispirarsi (con tutto il rispetto) a Epicuro e alla sua atarassia: l'assenza del dolore...
K: Parli di un tipo di vita pecoreccio?
S: Epicuro non ha scritto di vivere così. Ha scritto che non bisogna preoccuparsi del futuro, che non bisogna desiderare cose impossibili da ottenere, che non bisogna essere ansiosi e che bisogna godere dei piaceri inaspettati.
K: Non ti seguo più, che vuoi dire?
S: Che si vive di piccole cose.
K: Invece Schettino vive (ha vissuto) di grandi cose, se l'è goduta, è felice e se ne infischia di tutti. E non capisco cosa c'entri Schettino con Epicuro!
S: Infatti, non c'entra. E' solo un tipo avulso.
mercoledì 12 marzo 2014
Aristotele
Nel capitolo 11 Aristotele giunge infine a domandarsi quale sia la forma di costituzione meglio adatta alla maggioranza dei casi. La risposta riprende l'Etica Nicomachea:
« Infatti se nell'Etica si è stabilito a ragione che la vita felice è quella vissuta senza impedimento in accordo con la virtù, e che la virtù è medietà, è necessario che la vita media sia migliore, di quella medietà che ciascuno può ottenere. »
(Aristotele, Politica, IV 1295a 36-40)
« Infatti se nell'Etica si è stabilito a ragione che la vita felice è quella vissuta senza impedimento in accordo con la virtù, e che la virtù è medietà, è necessario che la vita media sia migliore, di quella medietà che ciascuno può ottenere. »
(Aristotele, Politica, IV 1295a 36-40)
E' una follia... (de Saint-Exupèry)
È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio.
(Antoine de Saint-Exupèry, Il piccolo principe)
(Antoine de Saint-Exupèry, Il piccolo principe)
martedì 11 marzo 2014
Elio Petri
« Il cinema non è per un'élite, ma per le masse. Parlare ad un'élite di intellettuali è come non parlare a nessuno. Non credo si possa fare una rivoluzione col cinema. Io credo in un processo dialettico che debba cominciare tra le grandi masse, attraverso i film e ogni altro mezzo possibile. » |
(Elio Petri) |
tiene caldo
Sergio: I lavori a maglia... stanno scomparendo...
Kaspar: Maglioni, calzini, sciarpe...
Sergio: Tengono caldo...
giovedì 6 marzo 2014
Ionesco
La cantatrice calva
Interno borghese inglese, con poltrone inglesi. Serata inglese. Il signor Smith, inglese, nella sua poltrona e nelle sue pantofole inglesi, fuma la sua pipa inglese e legge un giornale inglese accanto a un fuoco inglese. Porta occhiali inglesi; ha baffetti grigi, inglesi. Vicino a lui, in un'altra poltrona inglese, la signora Smith, inglese, rammenda un paio di calze inglesi. Lungo silenzio inglese. La pendola inglese batte diciassette colpi inglesi.
Signora Smith: Già le nove. Abbiamo mangiato minestra, pesce, patate al lardo, insalata inglese. I ragazzi hanno bevuto acqua inglese. Abbiamo mangiato bene, questa sera. La ragione si è che abitiamo nei dintorni di Londra e che il nostro nome è Smith.
Signor Smith: (continuando a leggere, fa schioccare la lingua).
Signora Smith: Le patate sono molto buone col lardo, l'olio dell'insalata non era rancido. L'olio del droghiere dell'angolo è di qualità assai migliore dell'olio del droghiere di fronte, ed è persino migliore dell'olio del droghiere ai piedi della salita. Non voglio dire però che l'olio di costoro sia cattivo.
Signor Smith: (continuando a leggere, fa schioccare la lingua).
Signora Smith: Ad ogni modo l'olio del droghiere dell'angolo resta il migliore...
Signor Smith: (continuando a leggere, fa schioccare la lingua).
(E. Ionesco)
Interno borghese inglese, con poltrone inglesi. Serata inglese. Il signor Smith, inglese, nella sua poltrona e nelle sue pantofole inglesi, fuma la sua pipa inglese e legge un giornale inglese accanto a un fuoco inglese. Porta occhiali inglesi; ha baffetti grigi, inglesi. Vicino a lui, in un'altra poltrona inglese, la signora Smith, inglese, rammenda un paio di calze inglesi. Lungo silenzio inglese. La pendola inglese batte diciassette colpi inglesi.
Signora Smith: Già le nove. Abbiamo mangiato minestra, pesce, patate al lardo, insalata inglese. I ragazzi hanno bevuto acqua inglese. Abbiamo mangiato bene, questa sera. La ragione si è che abitiamo nei dintorni di Londra e che il nostro nome è Smith.
Signor Smith: (continuando a leggere, fa schioccare la lingua).
Signora Smith: Le patate sono molto buone col lardo, l'olio dell'insalata non era rancido. L'olio del droghiere dell'angolo è di qualità assai migliore dell'olio del droghiere di fronte, ed è persino migliore dell'olio del droghiere ai piedi della salita. Non voglio dire però che l'olio di costoro sia cattivo.
Signor Smith: (continuando a leggere, fa schioccare la lingua).
Signora Smith: Ad ogni modo l'olio del droghiere dell'angolo resta il migliore...
Signor Smith: (continuando a leggere, fa schioccare la lingua).
(E. Ionesco)
Franz Kafka
Lettere a Milena - Franz Kafka
Incipit
Merano-Maia Bassa, Pensione Ottoburg
Cara signora Milena,
da Praga Le scrissi un biglietto e un altro da Merano. Non ho avuto alcuna risposta. I biglietti, è vero, non richiedevano una risposta particolarmente rapida, e se il Suo silenzio non è che un indizio di condizioni di salute relativamente buone, le quali, si sa, trovano spesso la loro espressione nella ripugnanza a scrivere, sono ben contento. Ma può anche darsi – e per questo scrivo – che nei miei biglietti io L'abbia in qualche modo urtata (quale mano involontariamente grossolana avrei, se fosse così!) o, cosa ancora molto peggiore, che quel momento di respiro tranquillo e sollevato, del quale mi ha scritto, sia già passato e di nuovo sia giunto per Lei un periodo cattivo. Nella prima eventualità non saprei che dire, tanto la cosa mi è lontana e tanto vicino tutto il resto, nella seconda eventualità non do consigli – come potrei consigliare? – ma domando soltanto: Perché non si allontana un poco da Vienna? Lei non è senza patria come altre persone. Un soggiorno in Boemia non Le darebbe nuova energia? E se per qualche ragione, andare altrove, forse Merano stessa andrebbe bene. La conosce? Aspetto dunque due cose. O ancora silenzio che vorrebbe dire: "Niente apprensioni, sto proprio bene" . O invece alcune righe.
Cordialmente
Kafka
Incipit
Merano-Maia Bassa, Pensione Ottoburg
Cara signora Milena,
da Praga Le scrissi un biglietto e un altro da Merano. Non ho avuto alcuna risposta. I biglietti, è vero, non richiedevano una risposta particolarmente rapida, e se il Suo silenzio non è che un indizio di condizioni di salute relativamente buone, le quali, si sa, trovano spesso la loro espressione nella ripugnanza a scrivere, sono ben contento. Ma può anche darsi – e per questo scrivo – che nei miei biglietti io L'abbia in qualche modo urtata (quale mano involontariamente grossolana avrei, se fosse così!) o, cosa ancora molto peggiore, che quel momento di respiro tranquillo e sollevato, del quale mi ha scritto, sia già passato e di nuovo sia giunto per Lei un periodo cattivo. Nella prima eventualità non saprei che dire, tanto la cosa mi è lontana e tanto vicino tutto il resto, nella seconda eventualità non do consigli – come potrei consigliare? – ma domando soltanto: Perché non si allontana un poco da Vienna? Lei non è senza patria come altre persone. Un soggiorno in Boemia non Le darebbe nuova energia? E se per qualche ragione, andare altrove, forse Merano stessa andrebbe bene. La conosce? Aspetto dunque due cose. O ancora silenzio che vorrebbe dire: "Niente apprensioni, sto proprio bene" . O invece alcune righe.
Cordialmente
Kafka
Dino Buzzati
La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Dunque ascoltiamo senza batter ciglia
la famosa invasione degli orsi in Sicilia.
La quale fu nel tempo dei tempi
quando le bestie eran buone e gli uomini empi.
In quegli anni la Sicilia non era
come adesso ma in un'altra maniera:
alte montagne si levavano al cielo
con la cima coperta di gelo
e in mezzo alle montagne i vulcani
che avevano la forma di pani.
Specialmente uno ce n'era
con un fumo che pareva una bandiera
e di notte ululava come ossesso
(non ha finito di ulular neppure adesso).
Nelle buie caverne di queste montagne
vivevano gli orsi mangiando castagne,
funghi, licheni, bacche di ginepro, tartufi
e se ne cibavano finché erano stufi.
(Dino Buzzati)
la famosa invasione degli orsi in Sicilia.
La quale fu nel tempo dei tempi
quando le bestie eran buone e gli uomini empi.
In quegli anni la Sicilia non era
come adesso ma in un'altra maniera:
alte montagne si levavano al cielo
con la cima coperta di gelo
e in mezzo alle montagne i vulcani
che avevano la forma di pani.
Specialmente uno ce n'era
con un fumo che pareva una bandiera
e di notte ululava come ossesso
(non ha finito di ulular neppure adesso).
Nelle buie caverne di queste montagne
vivevano gli orsi mangiando castagne,
funghi, licheni, bacche di ginepro, tartufi
e se ne cibavano finché erano stufi.
(Dino Buzzati)
martedì 4 marzo 2014
Petrarca
"Allor fui preso, e non mi spiacque poi; sì dolce lume uscia dagli occhi suoi."
Francesco Petrarca
Francesco Petrarca
lunedì 3 marzo 2014
Alain (Resnais: si pornuncia Rènè e non ReSSSnè, come ha fatto lo speaker di un importante telegiornale nazionale. Hiroshima Mon Amour Io ti incontro e mi ricordo di te
Hiroshima Mon Amour Io ti incontro e mi ricordo di te
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